domenica 11 ottobre 2015

Una lapide che pochi notano ...



E' situata a Somma L.do lungo il Ticino, sulla Strada Statale 336, a poche decine di metri dalla diga di Porto della Torre




Ricorda la morte di quattro ragazzi, avvenuta in quell'esatto punto la notte del 9 Novembre 1944.





"Sulla lapide era presente una croce, ma è stata rotta da ignoti per due, forse tre volte.."

Ermanno Bresciani





L'amico concittadino Ermanno Bresciani ha condotto in passato delle ricerche, ma senza riuscire a fugare veramente tutti i dubbi in merito ai fatti accaduti in quella tragica notte. A lungo si è ipotizzato che quelle persone vennero catturate durante un tentativo di passare il fiume, e quindi immediatamente fucilate sul posto, ma non si sono trovate prove inconfutabili a supporto di tale versione. Inoltre l'unico certificato di morte recuperato dal Bresciani portava scritto "morte per annegamento".

C'è voluto l'interessamento dello storico locale Matteo Maggioni per portare finalmente alla luce la verità. Quei ragazzi (in realtà 5 e non 4) sono tutti morti per annegamento, e per due di loro non è mai avvenuto il ritrovamento del corpo. Nessuna fucilazione quindi.

Di seguito una parte della versione definitva sull'accaduto redatta dal Maggioni, al termine di un'accurata ricerca condotta negli archivi delle biblioteche di Somma Lombardo e di Saronno, ricerca che sicuramente non è stata semplice, ma che alla fine ha prodotto i suoi frutti.


"...la notte di quel 9 novembre ‘44, un gruppo di 10 persone, provenienti dal Piemonte, sequestra una barca per farvi rientro. Forse un gruppo di partigiani era andato in qualche città per recuperare dei civili per poi portarli in montagna (fra di loro anche degli ebrei in fuga).

Nel mezzo del Ticino il troppo peso fa naufragare l’imbarcazione e 5 persone muoiono annegate nelle acque turbolente del fiume; le ricerche dei fascisti effettuate al mattino successivo però danno esito negativo.

La Guardia Nazionale Repubblicana dispone l’affondamento di tutte le barche presenti lungo le sponde del Ticino per fermare il movimento dei partigiani, che specialmente dalla sponda Piemontese, affluivano con troppa facilità nel tratto tra Maddalena, Coarezza e Golasecca.

Il 14 novembre alle ore 10,00 viene ritrovato presso la diga del Villoresi il corpo senza vita dell’ebreo belga Jacobus Karel

Due giorni dopo alle ore 16,10 viene trovato il cadavere del giovane partigiano Dalò Turiddo

Il 6 dicembre, dopo quasi un mese, affiora davanti alle porte della diga del Villoresi il corpo dell’ebreo olandese Van der Wadding Engelbregt.

Gli altri due annegati, il partigiano Ferraresi Alfonso ed uno sconosciuto, non furono più ritrovati...
"

Matteo Maggioni



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